Human Mind and Migration Program – CROSS CULTURAL SOUNDS
BY MARTINA CHIRICO
The third Human Mind and Migration group is working on Music and Migration: The Movement of Sounds. Music is significant in everyone’s life; it transmits emotions of any kind. With this project, students intend to find out the importance that music can have on a migrant’s life. Human Mind and Migration is the impactmania’s internship project, in collaboration with Messaggero Veneto Scuola students.
I connected with Alice Taylor, University of California, Santa Barbara (UCSB) – impactmania student who initially thought about this topic. Alice chose this topic because music is a passion and a hobby for her. She believes that working on something that you like will bring you a much richer experience. She wants to see how different styles of music travel across the world. In Alice’s opinion, the ultimate goals for this project are to show how vital music is for many migrants, and she hopes for a greater appreciation for traditional music. “The topic of music is familiar to me, but I’m learning so many new insights by looking at the intertwining of music and migration”, she wrote. Alice also created a playlist on Spotify, check it out here!
Each of the students already wrote, and almost finalized, an article, choosing a topic close to their experience with music, and in some cases also with interviews to experts.
Alice Taylor interviewed Fabio Rambelli, Chair of the Department of Religions Studies and professor of East Asian and Religious Studies at University of California, Santa Barbara, talking about Gagaku and Bugaku, the music and dance of imperial court of Japan, on which Dr. Rambelli is engaged in a collaborative project (more on her piece Dr. Fabio Rambelli on Gagaku), and John Baily, Head of the Afghanistan Music Unit and professor of Ethnomusicology at Goldsmiths, University of London, is an ethnomusicologist who has extensively researched and worked with the music of Afghanistan (more on her piece Migration Streams – Dr. John Baily on Afghan Music). Alice also wrote a piece about lo-fi music that will be published soon.
Giorgia Colomba analyzed the meaning of some songs: Englishman in New York by Sting, about Quentin Crisp, writer, author, model and gay icon who moved from Great Britain to New York because it was an homophobic country; Clandestino by Manu Chao, who is a French singer with Spanish origins, a story of an illegal immigrant and the problem between authorities and migration; Pablo by Francesco De Gregori, inspired by a man who left Spain to find his fortune in another country (more on her piece Migration Through Songs). Giorgia wrote, “Music is one of the greatest sources of freedom of expression in existence”, also bringing her own experience, as her parents are children of Italian migrants who moved to Switzerland, and they passed on their passion for music to her.
Chiara Panigutti is bringing a song by the Russian Alexandr Porfir’evič Borodin, In the Steppes of Central Asia, composed to celebrate Alexander II of Russia. In Chiara’s opinion, this project is an opportunity to deepen interesting topics, to meet important people. and most importantly to get involved.
Alice said that it is an amazing opportunity to work on an international project, to meet new people, and bond over shared interests, despite the large time difference. Chiara mentioned that working with U.S. students is an added value from both cultural and research sides, because they help them in every way possible.
Students are about to finish the project, which will culminate with a public online event on May, 18th 2021, in which each group will present its findings on the Human Mind and Migration internship program, with guests from all over the world. They are super excited for everything to be exhibited! Join us, May 18th!
Members of the group:
Alice Taylor (UCSB)
Chiara Panigutti (MV Scuola)
Giorgia Colomba (MV Scuola)
Angelarita Bonfitto (MV Scuola)
Gabriele Pilotto (MV Scuola)
Chiara Della Bianca (MV Scuola)
Caterina Glerean (MV Scuola)
Alessandra Scomparin (MV Scuola)
Martina Chirico was born in 1997 and raised in Cividale del Friuli, in Northern Italy.
She’s pursuing a master’s degree in International Relations and Cooperation Studies at the University of Trieste, after a bachelor’s degree in Oriental languages at the Ca’ Foscari University of Venice.
She has always been oriented to internationalization, in 2019 she worked as translator in Chinese language, and in 2020 as event manager in Egypt. She’s currently working as event manager for NanoValbruna, an event that merges sustainability and nanotechnologies, hosting international scientists and experts. She is also working as Italian ambassador for the impactmania’s global internship program, writing updates on the students’ work for the website and social media. Her hobbies are hiking and mountain biking and sports in general.
impactmania internship – SUONI INTERCULTURALI
DI MARTINA CHIRICO
Il terzo gruppo sta lavorando su Musica e Migrazione: Il Movimento dei Suoni. La musica è significativa nella vita di chiunque, trasmette emozioni di qualsiasi tipo. Con questo progetto, gli studenti vogliono scoprire l’importanza che la musica ha nella vita di un migrante. Human Mind and Migration è il progetto di internship di impactmania, in collaborazione con gli studenti del Messaggero Veneto Scuola.
Ho contattato Alice Taylor, studentessa dell’Università della California, Santa Barbara (UCSB) – impactmania, che ha pensato inizialmente a questo argomento. Ha scelto questo tema perché per lei la musica è una passione e un hobby. Crede che lavorare su qualcosa che personalmente piace possa portare a un’esperienza ancora più ricca. Vuole scoprire come i diversi stili musicali viaggiano in tutto il mondo. Nella sua opinione, gli obiettivi di questo progetto sono mostrare quanto sia vitale la musica per molti migranti e spera che ci sia un maggiore apprezzamento per la musica tradizionale. “Il tema della musica è familiare per me, ma sto imparando moltissimo guardando più da vicino l’interdipendenza tra musica e migrazione”, ha scritto. Alice ha anche creato una playlist su Spotify, ascoltala qui!
Ogni studente ha già scritto, e quasi finalizzato, un articolo, scegliendo un argomento vicino alla loro esperienza con la musica, e in alcuni casi anche con interviste a esperti.
Alice ha intervistato Fabio Rambelli, presidente del Dipartimento di Studi Religiosi e professore di Studi sull’Asia Orientale e Studi Religiosi presso l’Università della California, Santa Barbara, parlando di Gagaku e Bugaku, la musica e la danza della corte imperiale del Giappone, sul quale il Dott. Rambelli è impegnato in un progetto collaborativo (di più nel suo articolo Migration Streams – Dr. Fabio Rambelli on Gagaku), e John Baily, presidente dell’Afghanistan Music Unit e professore di etnomusicologia presso la Goldsmiths, Università di Londra, è un etnomusicologo che ha ampiamente fatto ricerca e lavorato con la musica dell’Afghanistan (di più nel suo articolo Migration Streams – Dr. John Baily on Afghan Music). Alice ha anche scritto un pezzo riguardo alla musica lo-fi che presto sarà pubblicato.
Giorgia Colomba ha analizzato il significato di alcune canzoni: Englishman in New York di Sting, riguardante Quentin Crisp, scrittore, autore, modello e icona gay che si è trasferito dalla Gran Bretagna a New York perché era un Paese omofobico; Clandestino di Manu Chao, cantante francese di origini spagnole, la canzone parla di un immigrato illegale e il problema tra le autorità e la migrazione; Pablo di Francesco De Gregori, ispirato a un uomo che lasciò la Spagna per cercare fortuna in un altro Paese (di più nel suo articolo Migration Through Songs). Giorgia ha scritto: “la musica è una delle più grandi fonti di espressione della libertà esistenti”, portando anche la sua esperienza perché i suoi genitori sono figli di migranti italiani che si sono trasferiti in Svizzera, e le hanno trasmesso la passione per la musica.
Chiara Panigutti porta una canzone del russo Alexandr Porfir’evič Borodin, In the Steppes of Central Asia, composta per celebrare Alexander II di Russia. Nell’opinione di Chiara, questo progetto è l’opportunità per approfondire argomenti interessanti, conoscere persone importanti e soprattutto mettersi in gioco.
Alice ha detto che è un’opportunità fantastica per lavorare a un progetto internazionale, conoscere nuove persone e legare tramite interessi comuni, nonostante il notevole fuso orario. Chiara ha menzionato che lavorare con studenti statunitensi è un valore aggiunto sia dal punto di vista culturale, che da quello della ricerca, perché li aiutano in tutti i modi possibili.
Gli studenti stanno per finire il progetto, che culminerà con un evento pubblico online il 18 maggio 2021, nel quale ogni gruppo presenterà i suoi risultati del programma di internship Human Mind and Migration, con ospiti da tutto il mondo. Sono molto emozionati che tutto il loro lavoro venga presentato! Unisciti a noi, 18 maggio!
Membri del gruppo:
Alice Taylor (UCSB)
Chiara Panigutti (MV Scuola)
Giorgia Colomba (MV Scuola)
Angelarita Bonfitto (MV Scuola)
Gabriele Pilotto (MV Scuola)
Chiara Della Bianca (MV Scuola)
Caterina Glerean (MV Scuola)
Alessandra Scomparin (MV Scuola)
Martina Chirico è nata nel 1997 e cresciuta a Cividale del Friuli, nel nord Italia.
Sta frequentando il corso di laurea magistrale in International and Cooperation Studies all’Università degli Studi di Trieste, dopo una laurea triennale in lingue orientali all’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Lei è sempre stata orientata all’internazionalizzazione, nel 2019 ha lavorato come traduttrice in lingua cinese, e nel 2020 come event manager in Egitto. Tuttora sta lavorando come event manager per NanoValbruna, un evento che combina sostenibilità e nanotecnologie, ospitando scienziati ed esperti internazionali. Lavora anche come Italian ambassador per il programma di internship globale di impactmania, scrivendo aggiornamenti per il sito e per i social media sul lavoro degli studenti.
I suoi hobby sono fare hiking e andare in mountain bike, e fare sport in generale.